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Un papà speciale parte 3 : il nonno mario

29.02.2020 |
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"Io gli feci i complimenti per il nuovo costume e lui ringrazió..."
Un papà speciale parte 3 Era arrivata l’estate, le scopate con mio papà erano ormai al ordine del giorno. Ma il mio bel nonnino Mario come tutti gli anni ci invitava in campagna da lui. Mio padre facendo il poliziotto non poteva rimanere con noi tutto il tempo e quindi restava in città e veniva nei Weeknd. Mi accompagnò dal mio nonnino Mario, che appena mi vide mi abbraccio forte. Ero il suo nipote preferito. Mario era un uomo molto alto, con un po’ di pancetta come tutti i nonni, un bel culone sodo e un pacco che non lasciava niente al immaginazione. Tipico rozzo di campagna con la barba, gli stivali e la salopette. Mario abitava solo da quando nonna non c’era più. È molto affettuoso con e me e io lo sono con lui. Papà andò via dopo il pranzo e si raccomandó di stare attento. Io che ero diventato una Troia di papà ero sempre più voglioso di cazzi e il mio prossimo sarebbe stato quello del mio nonnino. Nonno ha una piscina gigante dietro la casa e dopo il pranzo ci siamo Messi in costume per prendere il sole. Io ero già uscito ma il nonno si stava cambiano. Quando uscì indossava uno speedoo slip aderente nero che esplodeva per quel filone che era ancora moscio, figurate come era da alzato. Io gli feci i complimenti per il nuovo costume e lui ringrazió. Dopo un po’ nonno rientro in casa dicendo di voler fare un riposino. Ma io rimasi fuori ad aspettare che si addormentassi. Quando sentì i primi rumori di russare di Mario andai dentro la casa e entrai nella stanza del nonno. Era lì disteso sul letto con la pancia che si gonfiava e sgonfiava. Aveva il sonno pesante il nonno, io mi avvicinai per sentire l’odore del pacco e ragazzi era anche meglio di quello di papà magari perché è più maturo. Niente glielo cominciai a toccare e cresceva e uscì da solo dallo speedo che non riusciva più a contenerlo. La cappella era grossa e Stava uscendo della Precum... io da avida troia che sono la leccai con la punta della lingua..Che buono che era ...ormai lo volevo a tutti i costi. Il nonno dormiva ancora secondo me non si era accorto di niente. Io me ne andai e mi segui su quello che era appena successo. Al pomeriggio mentre il sole stava tramontando il nonno mi disse che doveva fare dei lavoretti lì nel capanno dove teneva il fieno e mi disse di aiutarlo. Io andai con lui e non avevo la minima idea di quello che stava per succedere. Appena arrivati nel fienile il nonno cambio tono e mi disse “ahhh eh così sei proprio una troietta adesso! Sai ero sveglio prima..quando sei entrato in camera mia, ho fatto finta di dormire per vedere cosa facevi.”. Io con il cuore in gola e immobile, non sapevo cosa fare... il nonno era ancora in costume e indicando il pacco esclamò “allora è questo che vuoi, è troia! Adesso te lo dó subito”!. Prese una corda e mi mise le mani dietro la schiena e me le legó. Mi fece inginocchiare mi mise davanti il suo pacco e disse questa volta non avrai solo la precum. Con un sorriso infilo quel cazzone moscio nella mia boccuccia. Stava crescendo a dismisura erano 26/28 cm di cazzo, ne anche quello di papà lo eguagliava. Lo bocchinai avidamente, lui mi prendeva la testa e me la preme forte con il cazzone. Mi alzo di colpo e mi giro in piedi, e sussurrando alle mie orecchie mi disse che sapeva da sempre che ero una Troia succhia cazzi. Intanto le sue dita giganti da contadino si infilavano dentro il mio buco ormai sfondato da mio padre e entravano facilmente. Me le infilava dentro forte come se volessi fottermi con le sue dita. Ormai il buco era bello largo per far entrare il suo cazzone e mi buttó per terra dove c’era il fieno e cominci a salire sopra di me come un toro da monta . Colpi belli secchi i suoi. Entrava e usciva così godevo di più... andò avanti per un ora o due ... avevo perso la cognizione del tempo ... stava per venire e lui alzato e io in ghinocchio davanti a lui per ricevere il suo seme .... un fiume di sborra uscì di getto, mi fece leccare ogni singola goccia ...io ormai distrutto non riuscivo ne anche a camminare e il nonno mi portó in casa in braccio, e mi fece il bagno e mi mise a letto dicendomi che avremmo passato un estate fantastica...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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